Giannantonio, presentazione libro: Il vate e l’architettura. Gabriele D’Annunzio tra estetismo ed eclettismo

Il Vate e l’ArchitetturaGabriele d’Annunzio tra Estetismo ed Eclettismoa cura di Raffaele GiannantonioScritti di Raffaele Giannantonio, Sabine Frommel, Steven SemesPresentazione di Dante Arnaldo MarianacciIanieri Edizioni, Pescara, 2019Il rapporto tra Gabriele d’Annunzio e l’architettura è stato sinora analizzato o attraverso saggi che analizzavano specificiitem oppure mediante pubblicazioni (una sola, in verità) che, pur estendendo l’analisi a molti dei campi d’interesse,escludevano i legami del Vate con l’ambiente architettonico di Pescara, la sua “piccola patria”, e in generale il suoviaggio nella città.

Il volume di Raffaele Giannantonio, Professore di Storia dell’Architettura nell’Università di Chieti-Pescara intitolata alprotagonista dell’opera, ricollega e mette a sistema la massa magmatica fatta di ricordi, disegni, descrizioni, polemicheche rende l’universo-d’Annunzio unico anche in merito al particolare aspetto riguardante il suo amore per l’Architettura,riconosciuto ed apprezzato da Gustavo Giovannoni in una sua lettera del 1932 con la quale richiedeva al grandeabruzzese un’”alta parola” per salvare l’Italia dall’”invasione di nuova volgarità” che si stava diffondendo nellemeravigliose città d’Italia.

L’opera di Raffaele Giannantonio, pubblicata da Ianieri Edizioni di Pescara e presentata da Dante Arnaldo Marianacci,Presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, è suddivisa in temi stimolanti quanto spettacolari (GabrieleD’Annunzio e l’architettura, L’architettura di Roma Capitale, D’Annunzio e la casa, L’esperienza estetica della Guerra,D’Annunzio e la Città, D’Annunzio e Pescara: le ragioni di un’assenza) che scolpiscono a tutto tondo la controversa edaffascinante personalità del Vate nel suo tempo e nel suo mondo.

I due saggi di illustri studiosi stranieri: Steven Semes, Professor of Architecture at the University of Notre Dame Schoolof Architecture (Gabriele d’Annunzio, Gustavo Giovannoni and the Defense of the Historical City) e Sabine Frommel, Directeur d’études – Histoire de l’Art de la Renaissance – à l’École Pratique des Hautes Études de Paris («…dont la vueles clouait d’admiration et d’envie au beau milieu des allées»: les interactions spatiales et leurs significations dans leroman français du XIXè siècle»), esaltano il respiro internazionale dell’opera rendendo ragione a quell’”età dell’oro” chel’Abruzzo visse a cavallo tra XIX e XX secolo con figure quali Michetti, Patini, Tosti, Barbella, i Palizzi, Scarfoglio,Ricciardi e lo stesso Croce.

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